CRONACHE DI NAPOLI

     15 maggio 2003 www.ciroridolfini.it

 

Ciro Ridolfini racconta 5O anni di storia

nel segno di Maria José

 

Maria Josè, uno dei personaggi storici di maggior fascino del secolo scorso, ha ispirato e dato il titolo, all'ultima opera letteraria di Ciro Ridolfmi. L'autore, dopo la pubblicazione di "A teatro da me", si conferma, oggi, appartenente a pieno titolo al mondo della narrativa. Ridolfini nasce, in realtà, come attore di teatro. Apprezzato interprete di Viviani, di Di Giacomo e di Scarpetta, ha altresì, da sempre, coltivato un interesse attivo per la poesia. "Ciro Ridolfini, ha piano piano costruito un percorso letterario di uomo inserito nel proprio tempo" — esordisce Silvio Mastrocola, vice-presidente del Centro Studi di arte e cultura "SebetiaTer", che ha patrocinato la presentazione del libro — "Io lo definisco un poeta civile. Un poeta, cioè, controcorrente, che si oppone al genere della lirica e a quello sentimentale". "Ciò che gli ha fornito ispirazione" continua "è la vita reale di un mondo protagonista di innumerevoli cambiamenti".
L'opera, che è stata presentata nel salone dei concerti del Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana di Napoli, si presenta come una raccolta di poesie. Più di trenta componimenti che aspirano a compiere un viaggio poetico attraverso la cultura, le tradizioni, i costumi e la politica dell'Italia dell'ultimo millennio. "Attraverso queste strofe" ha dichiarato l'autore "ho voluto ripercorrere gli ultimi 50 anni della storia d'Italia: da Mussolini all'omicidio Moro; dal boom economico alla seconda repubblica; dalla guerra fredda a Pulcinella".

   

"Maria Josè" ha proseguito Ridolfini "è per me la metafora di un'Italia che avrebbe potuto delinearsi nel secondo dopoguerra e che invece non c'è stata". "La principessa Maria Josè, figura di donna semplice e vera, costituisce per me un ponte tra quello che avrebbe potuto essere e quello che in realtà è stato". La presentazione del libro, che si è aperta con un concerto per pianoforte del musicista Alfio Samà, è stata moderata dal giornalista Ezio Ghidini Citro che è anche presidente di "SebetiaTer". "Per usare un'espressione crociana", ha affermato Gaetano Damiani, funzionario dell'Archivio di Stato, presente all'incontro, "quella di Ridolfini è una poesia che commuove. Commuove nel senso latino del termine: che muove, cioè, l'animo di chi legge con l'animo di chi ha scritto". "In quanto storico", ha proseguito Damiani , "sono stato subito attratto dal titolo dell'opera, che riportava alla mente un personaggio storico quale Maria Josè. Nel leggere queste poesie si entra in contatto con un'opera che unisce magnificamente l'universo artistico con quello storico". "La storia raccontata da Ridolfini" afferma Ruggero De Ruggiero, che del libro ha curato la prefazione, "è una storia narrata con discrezione, direi con nobiltà, così come si confà alla più elevata cultura meridionale".

 

Sonia Actilio