ROMA

     9 maggio 2004 www.ciroridolfini.it

 

MINISTERO DELLA CULTURA

Il poeta Ridolfini
premiato a Roma

 

Conferimento del premio per la cultura nell'anno 2003. Il giusto compenso a chi sin da piccolo ha imparato a viaggare con le parole e a raccontare la storia di un passato non molto lontano, con versi, rime ed emozioni che solo un attento lettore uò cogliere fino in fondo. Il poeta Ciro Ridolfini e la sua Maria Josè, portata sotto braccio e a spasso per l'Europa con la delicatezza di un verso poetico e l'irruenza di un grido silenzioso di un attore, quale Ridolfini è da sempre. Commediante e interprete dei suoi ricordi e delle sue esperienze, portate con semplicità su un palco e su un pezzo di carta. Le sue interpretazioni di Raffaele Viviani, poeta di alto spessore, ideatore di personaggi veri, sinceri e popolari ha messo più volte in risalto le sue migliori doti. Perché senza dubbio anche la scelta dì rappresentarlo sul palco richiede grande fiducia in se stessi e un grande coraggio, ma anche una reale e trasportante immedesimazione nel personaggio. Ma anche la voglia di scrivere testi poetici "storici" che accarezzano il tempo, lo rispettano e lo deridono allo stesso tempo, fa di Ridolfini un dolce "raccontastorie", come oramai non esistono più, pronto con la sua valigia di esperienza a decantare una bellezza non ancora tramontata, un amore mai finito e un dolore incommensurabile.

   

"Maria Josè", la sua ultima opera pubblicata è echeggiata con prepotenza in tutta Italia e nelle capitali dell'arte europea, fino a depositarsi per caso sul tavolo della presidenza del consiglio dei ministri e ha teso la mano per essere ascoltata e così è stato. Così, Virgilio Povia, capo dell'ufficio per il sostegno dell'editoria ha omaggiato "Maria Josè" e il suo padre "naturale" Ridolfini, del premio d'onore, definendola opera saggistica e conferendo per questo il primo premio per la sezione culturale che il ministero della Cultura mette a disposizione ogni anno per l'incentivo della letteratura nostrana Un sorriso e una carezza agli sforzi di un poeta, il giusto omaggio "ad una donna allo stesso tempo regina mancata e impotente, ma progressista e stupendamente donna liberale".

 

FABIO POSTIGLIONE