ROMA

   luglio 2011 www.ciroridolfini.it

 

Se sbaglio mi corrigerete.
Così Giovanni Paolo II si
appellò ai tanti presenti in
piazza San Pietro, la sera del 16
ottobre del 1978, nel discorso
immediatamente successivo alla
sua elezione in conclave. Con
questa inaspettata ammissione
di umana incertezza ebbe inizio
il rapporto di amore e di fede,
mai interrotto, tra il giovane
papa polacco e l'intera comunità
di cristiani diffusi nel mondo.
Tantissimi fedeli che si sono
riuniti in quella stessa piazza,
ad inizio di maggio scorso, per
acclamare la rapida
canonizzazione a beato del papa
di cui a voce di popolo, alla sua
morte, fu richiesta la
santificazione. Negli occhi di
un giorno. (Il ricordo di Papa
Wojtyla) (Loffredo), la raccolta
di poesie dell'attore napoletano
Ciro Ridolfini, nasce proprio da
qui. L'autore fa suo ed esprime
quel sentimento collettivo di
amore nei confronti di colui che
definisce mirabile esempio/di
eroe che spiazza/passione di
Cristo/ Liberatore/Karol
Wojtyla/Fede incrollabile/fra
corpo e dolore; fa propri gli
insegnamenti di rispetto e di
accoglienza delle diverse fedi
che, nel corso dei lunghi
trentatré anni di papato, Woityla
ha elargito; invita a vivere nella
fede, unica via di salvezza per il
nostro mondo che ha gli occhi
chiusi dinanzi al miracolo della
vita, e che sembra votato
all'autodistruzione. Sulle orme
di Wojtyla, vero e proprio vate
Se nella convinzione della utilità
del pensiero poetico poesia/
sempre poesia/ poesia no stop/
che scuote dentro/ e ci guarisce
in versi/ felice sintesi/ d'una
meditazione, Ridolfini propone
tre diversi canti: il primo, Dio
c'è racchiude il suo atto di fede;
Nell'amaro dei conti effettua
una vera e propria critica ai
nostri giorni bui, in cui sembra
essersi perduta la
ragionevolezza; infine, E nel
cuore è un macigno Ridolfini
invoca il pontefice, ormai nei
cieli, e la Madre di Cristo, cui
Wojtyla era devoto, affinché
guidino l'umanità verso la
salvezza. È una poesia civile
questa di Ridolfini che segue
l'appello rivolto dallo stesso
Wojtyla agli artisti cristiani
affinché, ciascuno attraverso la
propria arte, possano penetrare
con intuizione creativa nel
mistero del Dio incarnato e, al
contempo, nel mistero
dell'uomo.